Immaginare

Simone Cantarini  La Pittura (1620 ca)
(particolare)


Il prezioso video di TheAnguana, che pubblico di seguito, mi ha riportato ad una riflessione che facevo tempo fa, su come l'uomo in realtà non faccia altro che immaginare. Vivere è pura immaginazione. Non ho dubbi su questo, per ora. Non nel senso di una non vita, di un'esistenza distaccata dalle cose, ma proprio nel significato più semplice di questa parola: immaginare, cioè creare immagini. Ricordare, progettare, aspettare, temere, desiderare...Pensavo anche a come la mente possa farlo in vari modi e a come questi siano differenti fra loro. Ad esempio dipingere, o scrivere: prevedono un percorso fatto di piccoli passi, che sono i tratti di penna che formano una lettera o i tocchi necessari a rendere piena una pennellata di colore. La mente quando usa strumenti per immaginare, va molto piano. Quando invece immagina nella sua immobilità rapidissima, si muove per fotogrammi, dipinge con i dipinti e scrive con interi capitoli accorpati gli uni agli altri con generosità. Il video bellissimo di TheAnguana mi ha ricordato proprio questo...ciò che fa la mente, quando per immaginare, libera dal corpo, muove panorami, scene, vedute, fotogrammi di ombra e di luce e mescolandone i colori e le forme in essi contenute dipinge tele più grandi, di indefinibili dimensioni e ne fa ricordi o attesa di istanti futuri.


 

Christine Mattei-Barraud

- Ma io non capisco il francese...! - dice lei, con un sorriso un po' stizzito, cui fa seguire una smorfia che rende il suo viso ancora più bello. Poi ascolta. Ride. - Ho capito - dice senza smettere di ridere - anche il francese fa parte della poesia! -

Una bellissima ragazza



Franca ha un viso bellissimo e un sorriso che scalda il cuore. Possiede un'eleganza innata, ben visibile nel suo modo pacato di stare in mezzo agli altri e di muoversi, agile. Ha un viso da ragazza, che il tempo non riesce a costringere nella sua rete e su cui le rughe si diramano come ornamenti del tempo stesso, completandone la bellezza.
Franca sa preparare la focaccia ligure più buona che io abbia mai gustato. Aggiunge i suoi piccoli segreti, fondamentali, alla ricetta semplicissima di questo modo divino di intendere il pane e me li svela, col consueto sorriso dentro gli occhi intensi e con generosità. Vorrei possedere la stessa sua semplicità sublime e con essa descrivere cosa sia assaporare un pezzo della sua focaccia...la morbidezza assoluta e salata al punto giusto degli inconfondibili "buchi" della focaccia ligure e il bordo, croccante e friabile al tempo stesso, saporito di olio buono, extravergine davvero, senza inganni. Franca è una bellissima ragazza, le ho scattato questa foto ieri sera, mentre ero ospite di sua figlia Stefania, prendendola un po' alla sprovvista, eppure non potrei utilizzare foto migliore per descriverla: uno scatto improvviso, senza posa, senza preparazione, leggermente mosso, quasi rubato..e illuminato dalla bellezza del suo viso, come un dipinto.