Dialogo, muto



Antico, sono ubriacato dalla voce
ch'esce dalle tue bocche quando si schiudono
come verdi campane e si ributtano
indietro e si disciolgono.
La casa delle mie estati lontane,
t'era accanto, lo sai,
là nel paese dove il sole cuoce
e annuvolano l'aria le zanzare.
Come allora oggi in tua presenza impietro,
mare, ma non più degno
mi credo del solenne ammonimento
del tuo respiro. Tu m'hai detto primo
che il piccino fermento
del mio cuore non era che un momento
del tuo; che mi era in fondo
la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso
e insieme fisso:
e svuotarmi cosí d'ogni lordura
come tu fai che sbatti sulle sponde
tra sugheri alghe asterie
le inutili macerie del tuo abisso.



Francesco Zaffuto  "Asino perplesso" olio su tela ( 1998 ) cm 40x60

Eugenio Montale, da Ossi di seppia/Mediterraneo


Un grazie di cuore a Francesco Zaffuto per avermi concesso il piacere e l'onore di illustrare questa pagina con uno dei suoi capolavori.

4 commenti:

Soffio ha detto...

e grazie di parteciparlo

Achab ha detto...

Ciao Red,che piacevole sensazione tornare qui dopo tanto tempo,bellissimo post come sempre,ti auguro una serena serata.
Un bacio.

Anonimo ha detto...

ciao cara Red,
sei troppo gentile a passare a trovarmi ancora...
bella la tua casa.. ho letto i tuoi ultimi lavori.. come sempre deliziosi. Questo blog allunga la vita. Un caro saluto, ciao

Anonimo ha detto...

cara Red....
grazie infinite per il tuo passaggio.. tu sei troppo buona.
esageri persino!
ti auguro ogni bene e un ottimo week end, ciao