Passione senese

Il mio amore per Siena risale ad oltre quindici anni fa. Ricordo perfettamente la sensazione di bellezza che mi riempiva il cuore durante quella vacanza: l'ho portata con me ed ancora ne conservo l'inconfondibile sapore in un angolino segreto del mio cuore. Ci arrivai  un pomeriggio d'agosto, reduce da un fine settimana a Pesaro, le note della Zelmira di Rossini ancora mi risuonavano nelle orecchie...la splendida voce di Mariella Devia... l'atmosfera del Rossini Opera Festival... la Pinacoteca dove vidi per la prima volta la splendida Pala Pesaro del Giambellino ed una Sala delle Nature Morte veramente indimenticabile. Entrammo in città senza alcuna prenotazione alberghiera, così, alla ventura; ed è proprio il caso di dirlo perchè trovare una camera a Siena è una specie di avventura, nonostante l'efficienza dell'ufficio APT. Tuttavia, proprio grazie all'efficace intervento di un gentile impiegato, riuscimmo a prenotare una camera fuori dalle mura, in un paesino che scoprimmo essere importante per le testimonianze archeologiche della civiltà etrusca, in piene crete senesi. Non dimenticherò mai il panorama che mi riempì gli occhi, quando mi affacciai al balcone della nostra camera , quella prima sera. Le crete si alternavano alle coltivazioni di vite ed olivo sulle colline intorno, tutto era avvolto da una luce calda, ocra sfumata da un tramonto iridescente. Ho ritrovato poi  quei colori e quella sensazione di essere sospesa nel tempo nella "Cavalcata notturna"  del Guidoriccio da Fogliano, nella sala del Mappamondo del Palazzo Pubblico di Siena. Mentre chiudevo gli occhi, scivolando in un meritato sonno dopo quella splendida giornata, non sapevo ancora che l'essere alloggiati fuori le mura ci avrebbe riservato, il mattino dopo, la nostra prima cartolina senese.  Lo stupore misto a meraviglia che provai, nel vedere la città comparire in lontananza, non l'ho dimenticato: lo considero il nostro primo vero incontro. Da quel momento fu amore vero, ogni volta che ci sono tornata ho ritrovato la magia e la poesia di allora.Poco tempo fa, mentre cercavo in rete riferimenti storici sulla Resistenza, ho incontrato il blog La vita larga di Carlo Groppi, una persona di grande cultura, poliedrica ed estremamente creativa: questo link non è certamente sufficiente a fornirne una definizione esauriente, ma è di sicuro un assaggio della sua straordinaria vitalità intellettuale. Grazie alla sua cortese generosità, sono venuta in possesso di questi versi, che subito alla prima lettura mi hanno colpito, perché esprimono appieno ciò che mi lega a Siena: il fascino, struggente e rude insieme, di questa bellissima città.


Proverbi

III

Una sera d'ottobre che parea primavera,
in Fonte Ovile ci giurammo amore
tra i voli delle rondini tardive.
Oh! quante lacrime mescolammo
a quelle chiare acque, a quelle tue parole!

                Donna di Siena
                faccia d'angelo
                e bocca di iena.
              
I morsi sulle labbra ancor mi fanno male.

                                       Carlo Groppi


Image by H005 [Public domain], from Wikimedia Commons

4 commenti:

Achab ha detto...

Ciao Red,conosco Siena, si è molto bella,tutti parlano solo del famoso palio,ma come fai notare ci sono monumenti molto belli,il post sotto non posso far altro che dire strepitoso,si sono di Genova,bello il tuo modo di presentare Zena.
Buona domenica.

red ha detto...

Grazie Achab, gentile come sempre.Purtroppo ho pubblicato inavvertitamente il post prima di averlo ultimato: spero che il tuo bel commento valga fino all'ultima riga!
Serena domenica anche a te!

Achab ha detto...

Ciao Red,grazie per l'invito,questi versi sono molto belli di Carlo Groppi,un amore travagliato e complice,con molta passione,e i morsi non lasciano dubbi,ma penso anche alle ferite al cuore,quelle solo il tempo aiuta a guarirle.
Buona serata.

red ha detto...

C'è sempre molta sensibilità in quello che dici, comincio a capire che sei una persona speciale. Grazie per essere tornato, a presto!