Coral is far more red, than her lips red:
If snow be white, why then her breasts are dun;
If hairs be wires, black wires grow on her head.
I have seen roses damasked, red and white,
But no such roses see I in her cheeks;
And in some perfumes is there more delight
Than in the breath that from my mistress reeks.
I love to hear her speak, yet well I know
That music hath a far more pleasing sound:
I grant I never saw a goddess go,
My mistress, when she walks, treads on the ground:
And yet by heaven, I think my love as rare,
As any she belied with false compare.
Testo: The amazing web site of Shakespeare's sonnets
Sonetto 130
Gli occhi della mia donna nulla hanno del sole,
il corallo è ben più rosso del rosso delle sue labbra;
se la neve è bianca, il suo seno è certo bruno,
se son setole i capelli, nere setole avrebbe in capo.
Ho visto rose screziate, rosse e bianche,
ma non vedo tali rose sulle sue gote;
e in certi olezzi vi è maggior delizia
che non nell'alito che la mia donna emana.
Io amo la sua voce eppure ben conosco
che la musica ha un suono molto più gradito;
ammetto che mai vidi l'inceder d'una dea:
la mia donna nel camminar calpesta il suolo.
Eppure, per il cielo, per me è talmente bella
quanto ogni altra donna falsamente decantata.
Traduzione:Shakespeareweb
4 commenti:
Ciao Red,sonetto d'amore che è verità per chi ama l'amore,dove tutto viene trasformato nel percorso materiale e spirituale,bello il video,
anche il post sotto è bello.
Buona serata.
Nel mio continuo peregrinare in Internet entro in questa stanza e trovo cose inaspettate: ascolto, guardo, leggo, rifletto.
Respiro aria fresca. E' un ristoro per l'anima.
Tra un attimo riprenderò il mio viaggio. Grazie Red.
Grazie di cuore, buon viaggio...
grandi parole di Shakespeare... bella scelta !
un caro saluto..
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