"Nostalgia di non poter guardare il sole"

All'inizio degli anni '70 Roberto Arnaldi, storico anzi mitico conduttore di Radio Montecarlo, traduce in italiano e in genovese il testo di un famoso brano di fado, Casa das mariquinhas. È così che una delle più belle definizioni di "caruggiu" rimane impigliata per sempre dentro la partitura di un fado lisboeta.
Casa das mariquinhas diventa la casa in Via del Campo, la stessa via dove De André colloca i suoi personaggi più struggenti e soli, e Amalia Rodrigues la incide nel 1974 e viene in Italia per cantarla dagli schermi della tv. Genova e Lisbona sfumano in questo fado una dentro l'altra e diventano una visione sola, finché arriva quella frase a spiegare di cosa è fatta l'ombra che avvolge i caruggi più stretti, con una semplicità e una poesia che sciolgono anche il più genovese dei disincanti: "...ci scaldavano le ore, qualche volta in fondo al cuore rimaneva un'ombra triste di rimpianto, nostalgia di non poter guardare il sole nella casa in Via del Campo".



1 commento:

Costantino ha detto...

Bellissimo testo, sospeso tra malinconia e nostalgia, in quella Genova che non conosco a fondo ma immagino abbia molti punti di assonanza con la bellezza e la tristezza lusitane.