" Che bell'inganno sei, anima mia..."

Ci torno, ogni volta che raggiungo la Momentanea Destinazione e tutto mi appare chiaro e semplice e soprattutto sempre stato lì. Dalla piazzetta sotto l'arancio altissimo si vedeva davvero tutto il mondo. Non il rinchiuso infinito di una terra da cui si percepisse l'odore del mare, ma il mondo intero e come era stato pensato. Intorno, sui crinali di montagne non ancora ritornate scogli e travestite bellamente da colline, filari d'uva bianca ad arrugginirsi al sole e fra le larghe foglie grappoli di case asciutte e ariose, che se ne stanno ancora lì fingendo di non essere mature, dopo l'ultima vendemmia. Capivo già che in quel serrarsi, in piccoli gruppetti separati e non nel grande cerchio di un'identità finita, stava il tormento dell'appartenenza che avrei patito anch'io. Ci torno ora, al passo lento e cadenzato di una processione.

Paesetto di riviera

La sera amorosa
ha raccolto le logge
per farle salpare
le case tranquille
sognanti la rosa
vaghezza dei poggi
discendono al mare
in isole, in ville
accanto alle chiese.

Alfonso Gatto


 

3 commenti:

Patzy ha detto...

Questa pubblicazione tua d´oggi è piena di nostalgia molto dolce, quasi direi che mi abbia portato i profumi della mia infanzia. Mi piace molto il tuo blog, Red, è un'oasi nella vasta rete. Complimenti. Abbraccio

red ha detto...

Grazie Patzy...

Soffio ha detto...

davvero bella