Tu sei una cosa grande, per me.



In quanti modi si può tacere? Se non ci fosse la voce certi giorni si potrebbe pensare di essere stati sgomberati, da dentro. Ma, dentro, l'uccello azzurro vive.
" nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma con lui sono inflessibile,
gli dico: rimani dentro, non voglio
che nessuno ti
veda."

Chiuso dentro, vive, soffre, teme di morire. A volte canta inascoltato, perché è troppo doloroso dargli retta. A volte la bellezza del suo canto è così grande da zittire la sofferenza di ascoltare.
" nel mio cuore c’è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io sono troppo furbo, lo lascio uscire
solo di notte qualche volta
quando dormono tutti.
gli dico: lo so che ci sei,
non essere
triste"

Lo so che ci sei, non essere triste. L'anima non invecchia, non muore, non ha nemmeno una forma da conservare. Lo so che ci sei, anche quando giro a cercarti ovunque e tu taci, dietro una porta aperta. Lo so che ci sei, non essere triste.
"poi lo rimetto a posto,
ma lui lì dentro un pochino
canta, mica l’ho fatto davvero
morire,
dormiamo insieme
così col nostro
patto segreto
ed è così grazioso da
far piangere
un uomo, ma io non
piango, e
voi?"

Dormiamo insieme, stretti. Ed è così splendente da far ridere di felicità, di gioia e curiosità, di innocenza. E a volte, nel buio, rido.

Brani tratti da "Bluebird" di C. Bukowski, traduzione Christian Raimo



 


3 commenti:

Costantino ha detto...

Un abbinamento felice, perfetto, di pittura, scrittura, canto.
Non conosco l'arte di Joseph de Camp, che andrò ad approfondire : si impara sempre qualcosa di nuovo passando di qui.

orso - homine de su marghine.. ha detto...

ciao red.
ammirando la pittura di Joseph de Camp.
e sempre un piacere ascoltare questa magnifica canzone,

Valerio Maruffi ha detto...

bello :)