"Dolce e chiara è la notte e senza vento....."




Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t’accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai né pensi
Quanta piaga m’apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m’affaccio,
E l’antica natura onnipossente,
Che mi fece all’affanno.
(.........................)

Giacomo Leopardi    Canti
da La sera del dì di festa (1820)





2 commenti:

enzorasi ha detto...

Fin da ragazzo il lirismo mi sbigottiva: sentivo che c'era da sempre e che la sua sublime perfezione era solo un manifestarsi improvviso alla nostra mente che sorda e cieca proprio non voleva saperne. Ancora oggi credo che la poesia sia un tramite senza tempo verso un altro tempo, che sia l'occasione che si presenta talvolta a ricordarci chi siamo e come siamo.
Non importa se siano versi scritti o note musicali, quel che conta è l'emozione che riescono a smuovere dentro.

red ha detto...

Nelle tue parole c'è sempre un'immagine che mi colpisce particolarmente, inaspettatamente nella musicalità delle tue considerazioni, che sono solo da leggere e assaporare. Mi colpisce e mi porta ad interrompere il silenzio attento con cui ti leggo e che sarebbe la risposta migliore da parte mia.
"il lirismo...sentivo che c'era da sempre....": questa frase è così...complessa, composita nel suo significato, che per adesso riesco solo a percepirne la profondità ed immergermi in essa e nei pensieri che ne derivano. Con gratitudine.