"...i colori antichi del sangue e dell'oro "



















Carbonciolo

Carbonciolo è una casa lontana
oltre il bosco, sulla petrosa brughiera
dove la sera scende lenta e il mare
ha i colori antichi del sangue e dell'oro.


Carbonciolo è un rudere assediato
dal biancospino che tarda la primavera a fiorire
e tra i rami del pero selvatico
sibila il freddo vento marino.


Carbonciolo è il mito, è il destino,
è la fuga, la veglia, la notte stellata,
il fuoco che con lingue ardite
s'avventa nel camino; è il nonno
che porta pannocchie ai bambini,
la trebbia, il meriggio,


la sorgente nel fosso selvaggio,
il maggio fiorito, l'amata
fanciulla dagli occhi maliziosi,
il dormire da piedi nella stanza dipinta,
la sorella l'amico la madre giovane e forte
che ti dà caldi baci e poi viene il sonno
breve e dolcissimo senza paura di morte.


Carbonciolo è un segreto e un rimpianto:
canzone desiderio speranza
là, oltre il bosco dove mai tu andrai
tu che mi ami e non sai chi sono.

Carlo Groppi 


 
Richard Wagner   Lohengrin  ( Ouverture )
Herbert Von Karajan

6 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Questa poesia è come quando il semplice, diventando intenso, riesce a raggiungere insieme il cuore e la mente. Ottimo l'accostamento della musica e dell'immagine.
ciao

unbrivido ha detto...

E' bello spingersi oltre ... cercando una via di fuga ... Red un soffio per te ...

red ha detto...

Ciao Francesco,
mi piace molto ciò che hai scritto: il semplice che diventa intenso. Queste parole dicono esattamente quello che sento quando leggo questa poesia. Mi ricorda un luogo, che conservo nella memoria come fosse ancora popolato...e che tu hai avuto la gentilezza di visitare. In quel posto della memoria, come in questi versi, sento tutta l'intensità della semplicità. Un respiro profondo, eppure semplice...che non smette di sussurrare nomi, volti, vita.

Un grande abbraccio

P.S. Ho fatto un salto da te, per vedere se fosse cominciato il secondo atto della tua bellissima commedia....

red ha detto...

Grazie u,
per il significato estremamente greco del Tuo soffio....

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Cara Red, qualsiasi cosa tu mostri riesci a trasformarla, donandole bellezza! Inoltre, mi sento di poterti dire, che l'ultimo verso di Carbonciolo, non vale per te che hai percepito di me qualcosa ch'io stesso non conoscevo. Adesso, te ne sono grato, e meravigliato. Musica, immagine, parole ricomposte, mi son detto, ma chi l'ha scritte e sofferte? La vita non cessa mai di stupire ed il poeta canta perchè si meraviglia del suo stupore. Un bacio, K.

red ha detto...

Caro,
non smetto di ringraziare il Cielo, per aver portato il tuo canto dove io potessi percepirne la voce e non ringrazierò mai abbstanza te, perché donandomi la gioia di ascoltarti mi hai insegnato a sentire.

Un bacio