Compagni di viaggio (II)

René-Antoine Houasse, Apollo e Dafne, particolare (1677)

Il nostro limone sopravvissuto ha cambiato identità ed è diventato un arancio. Potrebbe essere anche un mandarino, nessuno ha ancora avuto il coraggio di staccare uno dei due frutti che spiccano solitari nel verde del fogliame e verificarlo. Siamo arrivati qui, in questo punto del tempo, insieme. Siamo entrambi sopravvissuti, ognuno alle proprie vicissitudini. L'albero però sembra aver fatto un ulteriore passo avanti rispetto a me, ha cambiato natura, nome, frutto, dimenticando apparentemente il proprio passato di limone perennemente in fiore. Ogni volta che lo guardo mi sembra sempre più chiaro che è così che devo procedere anch'io. Lasciare ciò che ero prima, cambiare nome, identità, prospettive. Ci proverò. I due frutti di un vivace arancione stanno lì a dimostrarmi che si può, che è possibile. Oltretutto sono bellissimi, trasmettono quel particolare calore che ha la bellezza, quando arriva del tutto inaspettata.

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