Un dipinto di scuola genovese

Pellegro Piola, Madonna col Bambino, San Giovannino e Sant'Eligio (1640)

Via degli Orefici nel centro storico di Genova è una strada strana. A camminarci dentro sembra di misurare lo spazio limitato di una sala d'attesa, come se il suo significato, il suo vero aspetto non fossero più lì, fra le due file di palazzi che da Piazza Senarega (dietro la Loggia di Banchi) arrivano a Via di Soziglia (davanti allo slargo di Campetto), e si dovesse attendere il momento giusto per andarli a cercare. Via degli Orefici in antico era un fondaco, il fondaco degli orefici, appunto, che a Genova si chiamavano "fràveghi". Dove c'era lo loro loggia, proprio al limite della via, verso la vicina Soziglia, oggi c'è un brutto palazzo, costruito dopo i bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Per questa loggia Pellegro Piola, fratello poco più che ventenne del grande pittore barocco Domenico, dipinse questa Madonna col Bambino, San Giovannino e Sant'Eligio che oggi è conservata presso il Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Sulla facciata del brutto palazzo, al posto del dipinto originale, una cornice di gusto barocco ospita una copia di questo dipinto e ricorda la Genova mercantile del passato. Su Via degli Orefici si aprono passaggi a volte strettissimi, a volte decisamente ampi, verso storie antichissime della città: Le Vigne, San Lorenzo, San Pietro in Banchi, San Matteo. All'imbrunire di un giorno di dicembre di tanti anni fa, quasi Natale, tra la gente in cerca di regali nelle vetrine della via si fece largo un carretto ricolmo di arance e mandarini. Era condotto da alcune ragazze, vestite alla maniera di antiche popolane, che avanzavano silenziose nella strada affollata con un incedere solenne di figurine dipinte su una tela di scuola genovese. Si fermavano ogni tanto e lo fecero pure sotto l'edicola della scomparsa loggia dei Fràveghi. Non sapevo niente di Genova, allora. Mi lasciavo trasportare, intimidita dall'oscurità di certi caruggi, come un naufrago, come un legno, in attesa di un approdo sicuro nel mistero di questa città.

Nessun commento: