"Quando cammino ..."


Questa splendida foto e il suo titolo, invito e ispirazione per i miei pensieri, sono di Paolo


Quando cammino non mi importa poi molto dove vado, un passo è solo l'intervallo che separa un battito da un altro, un lungo respiro da uno breve. 

Quando cammino, dici? Sì, ma quando, se la testa gira e a stento trovo qualche indicazione e sbatto qua e là senza rimedio? Quando cammino, se non ho le scarpe? 

Quando cammino non mi fermo mai, neanche di notte, neanche se fa freddo. Vado nel sonno su per una strada di cui conosco bene la discesa. Mi aspetto di trovare ciò che cerco, lassù in cima, e sono contenta e intanto bado a non giungere mai. 

Quando cammino. Ecco, sì, è quando cammino che riacquisto un senso, come se il movimento, l'andatura, il ritmo fossero il mio passato, il mio posto unico nel mondo.

Quando cammino e il vento cambia strada, e intanto andando via cambia alle nuvole le regole del gioco: è allora che ti sento raccontare, ridere, soffrire, immaginare. Ricordi quando disperavo fossi tu la luce in fondo a quel sentiero, la voce che mi chiama dalla strada, la veste azzurra sulla soglia di casa?

Quando cammino io riparto sempre dal mio principio, dal punto più lontano. Poi ti raggiungo ed è come affiancarsi lungo un sentiero, dopo una deviazione: andiamo insieme e intanto ci diciamo del lungo tratto fatto senza mai incontrarci. Siamo sorelle tenute separate, tu ed io, dice l'anima al corpo, dice il respiro al passo. 

Quando cammino... senti?... quell'anima e quel corpo, quel respiro e passo sono... io.

red


2 commenti:

Costantino ha detto...

Quell'immagine è stupenda, non so a quale luogo si riferisca, ma appartiene in realtà a molti luoghi. Per me, cureggese della provincia di Novara è la raffigurazione di un bosco collinare sopra il torrente Sizzone, quando la neve cadeva ancora da queste parti.
Per altri è sicuramente altri luoghi, e quindi altri ricordi, altre emozioni,forse altri tempi . Quei tempi che rimpiango non perché fossero di per se migliori, ma solo perché appartengono alla stagione rimpianta della mia gioventù.
Scorrendo poi le righe del testo, trovo pensieri profondi, suggestioni, sentimenti che mi industrio di comprendere e che cerco, per quanto ne sono capace, di meditare. Pensieri che immagino preziosa ancora di salvezza per valori oggi poco in auge e poco praticati: la cultura, l'immaginazione,la forse faticosa, ma preziosa, filosofia del vivere.

red ha detto...

Stupendo anche il tuo commento, pieno di immagini come i tuoi bellissimi racconti di ricordi che condividi sul tuo blog. Grazie di farlo e di scrivere le tue riflessioni anche qui.