William-Adolphe Bouguereau, Il riposo (1879)


2 commenti:

Costantino ha detto...

Che meraviglia questo dipinto, come quello di Caillebotte del post precedente.
Anche un profano come me non può che fermarsi ad ammirare.
Sono anche ammirato di quanto hai scritto nel post "Dall'alto". Personalmente credo che sia bello scrivere prima di tutto per se stessi, per "ripulire le tracce di quel tempo sospeso" e per raccontare, con la voce del silenzio che gli altri possono solo intuire, ma non conoscere, le nostre gioie, ed anche il nostro dolore.

red ha detto...

Che meraviglia il tuo commento, Costantino, e che privilegio trovarlo qui. Anch'io sono molto colpita da questo dipinto, c'è qualcosa di "caravaggesco" nel suo insieme, nel senso che sembra un "Riposo dalla fuga in Egitto" tradotto nei tratti e nelle ambientazioni più popolari. Non ho approfondito circa la lettura iconologica, ma credo sia qualcosa del genere, me lo dice la figura della madre, Maria, lo sguardo distaccato e infinitamente consapevole, e il bambino steso a terra, la sua figura scomposta e un po' arruffata che richiama inevitabilmente un San Giovannino. E intorno i colori di una visione ottocentesca, che rendono la scena ancora più misteriosa ed eloquente. Un dipinto straordinario. Grazie per le riflessioni che scrivi qui, grazie di cuore.