Joseph DeCamp, The Cellist


Nella voce del violoncello c'è ualcosa che ricorda la voce umana, da appena svegli. Fa pensare al primo mattino, quando le strade sono ancora semi deserte e silenziose. A proposito di strade, mi sono persa, un po'. Niente angoscia da non ritorno, ma un lieve smarrimento, sì. Sento che non c'è niente di negativo o drammatico in questo, anche se fatico a considerarlo utile. Non credo sia un cambiamento, non uno in particolare. Credo più probabile un riordino. Scrivo come un violoncello e intanto cerco la giusta posizione.





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