Rapallò...




Racconti d'estate 


Mi piace guardare i vecchi film girati dalle mie parti, sono come piccole guide sentimentali. In questo, in particolare, Sestri si intravede in lontananza in poche scene e mi procura una tenerezza infinita. È bello vedere che il Tigullio è rimasto pressoché uguale, regala un senso di continuità che in qualche modo rassicura. Purtroppo non ho trovato in rete un video che riproduca il "racconto d'estate" che preferisco: quello che ha per protagonisti Marcello Mastroianni e Michèle Morgan. La stazione di "Santa", il treno...mi sembra perfino di risentire l'odore di ferraglie che avevano le stazioni di questa linea quando ero bambina. Papà non aveva ancora acquistato la nostra Seicento, così prendevamo il treno a Riva e andavamo a Levanto, a trovare mia nonna. Nel film Mastroianni dice più o meno: "chissà perché fanno sempre le stazioni nei posti più caldi..." e mi fa ripensare all'odore delle massicciate bruciate dal sole. Probabilmente sto invecchiando, il che è una buonissima notizia. Deve essere per questo che trovo più che mai rasserenante pensare che "Rapallò" è ancora al solito posto di sempre.




2 commenti:

Costantino ha detto...

Altri paesaggi, altra macchina non ancora acquistata ( mio padre avrebbe comperato, nel novecentocinquantasei, una già anziana giardinetta ), ma ricordi , piccole emozioni, che, in parte , sono simili a quelli racimolati in un paesino della provincia di Novara, e nelle mete ( Varallo, Orta San Giulio, Oropa ) che erano allora le uniche raggiungibili.

red ha detto...

Sì, era il modo di viaggiare di allora. Credo che sia una fortuna averlo vissuto e saperlo ricordare, e raccontarlo ai bamibini di oggi. Era un modo di vivere la bellezza a musura d'uomo, guardavamo gli alberi che scorrevano ai lati della carreggiata o della strada ferrata. I bambini di oggi crescono in un mondo molto più piccolo rispetto al nostro,l'abilità di guardare le piccole cose lungo il percorso è qualcosa che secondo me dobbiamo loro. Un caro saluto.