"Possente amor mi chiama" Il Duca - Vittorio Grigolo



La figura maschile in pittura è ovviamente uno dei soggetti preferiti dai committenti di ogni tempo, ma nessuno stile riesce, secondo me, a descrivere l'aspetto e il carattere, tipici dell'uomo di potere del proprio tempo, altrettanto efficacemente quanto la pittura Rinascimentale. Qui l'uomo viene rivestito non solo di abiti che ne dichiarino il prestigio sociale, ma anche di espressioni del viso, gesti, atteggiamenti che mettano in evidenza il suo carisma, il livello culturale superiore, la raffinata fermezza dello sguardo che denuncia il signore potente ma illuminato, determinato ma colto e civile. Questa scena di Rigoletto illustra bene ciò di cui parlo: il Duca di Mantova  è ripreso dalla camera come se fosse il soggetto centrale di un dipinto, i personaggi in abiti scuri dietro di lui sono un richiamo fortissimo al suo tempo, alla corte cinquecentesca fitta di cortigiani. Il Duca, prima di eseguire l'aria "Possente amor mi chiama", si volta verso la finestra, in piena luce, per poi ruotare il corpo lentamente di nuovo al centro della scena: così facendo il chiaro scuro disegna i contorni del suo viso, rendendo la sua espressione ancor più altera e spavalda; respira profondamente e in questo modo carica la figura di ulteriore suggestione fino al gesto, elegante e deciso insieme, di porre le mani sui fianchi, avanzando verso lo spettatore con  notevole forza interpretativa. L'intensità di questa scena mi ha fatto pensare immediatamente ad un dipinto del Pontormo: "Ritratto di alabardiere" in cui il Maestro del Manierismo toscano ha fissato per sempre lo sguardo gentile ma fermo di un giovane; alla posizione salda del corpo si  contrappone l'eleganza della mano appoggiata sul fianco, quasi un gesto cortese, interrotto però dall'elsa della spada che, nel frapporsi tra la figura dipinta e  lo spettatore, riconduce il giudizio di chi guarda verso l'idea di forza fisica e di arrogante supremazia. Un ulteriore richiamo alla pittura del Pontormo è dato dai toni dorati e luminosi con cui il regista ha voluto illuminare la scena mantovana.



Mantova , 4-5 set 2010 Rai
Rigoletto Placido Domingo
Gilda Julia Novikova
Il Duca di Mantova Vittorio Grigolo
Sparafucile Ruggero Raimondi 
Maddalena Nino Surguladze
RAI Orchestra
Zubin Mehta- Marco Bellocchio - Vittorio Storaro


Painting: Jacopo Pontormo

5 commenti:

Mauri ha detto...

Difficile commentare un post semplicemente perfetto! Grazie Red!

red ha detto...

Grazie a te Mauri, troppo generoso! Buona serata.

BocchiglieroOltre ha detto...

Molto interessante e bello questo tuo post e visto che hai parlato di Mantova volevo segnalarti un museo praticamente sconosciuto ai più, di propietà di un mio fraterno amico, Prof. Rocco Linardi, questo l'indirizzo del sito http://www.valentigonzaga.com/index.html e buona serata....e oltre

BocchiglieroOltre ha detto...

Scusa ma l'indirizzo corretto è :
http://www.valentigonzaga.com/
ciao

red ha detto...

Grazie per i complimenti e per il graditissimo link...molto affascinante e tutto da guardare e leggere. Mi ci tuffo subito..e grazie mille ancora! Buona settimana