Cronaca di una committenza


Maddalena Strozzi Doni


Agnolo Doni

<<Venne volontà ad Agnolo Doni, cittadino fiorentino amico suo, sí come quello che molto si dilettava aver cose belle, cosí d'antichi come di moderni artefici, d'avere alcuna cosa di mano di Michele Agnolo, perché gli cominciò un tondo di pittura ch'è dentrovi una Nostra Donna, la quale, inginocchiata con amendua le gambe, alza in su le braccia un putto e porgelo a Giuseppo che lo riceve. Dove Michele Agnolo fa conoscere, nello svoltare della testa della madre di Cristo e nel tenere gli occhi fissi nella somma bellezza del Figliuolo, la maravigliosa sua contentezza e lo affetto del farne parte a quel santissimo vecchio. Il quale con pari amore, tenerezza e reverenzia lo piglia, come benissimo si scorge nel volto suo, senza molto considerarlo. Né bastando questo a Michele Agnolo per mostrar maggiormente l'arte sua esser grandissima, fece nel campo di questa opera molti ignudi appoggiati, ritti et a sedere; e con tanta diligenzia e pulitezza lavorò questa opera, che certamente delle sue pitture in tavola, ancora che poche siano, è tenuta la piú finita e la piú bella che si truovi. Finita che ella fu, la mandò a casa Agnolo coperta e, per un mandato con essa con una polizza, chiedeva settanta ducati per suo pagamento. Parve strano ad Agnolo, che era assegnata persona, spendere tanto in una pittura, se bene e' conosceva che piú valesse, e disse al mandato che bastavano xl e gliene diede, onde Michele Agnolo gli rimandò in dietro, mandandogli a dire che cento ducati o la pittura gli rimandasse in dietro. Per il che Agnolo, a cui l'opera piaceva, disse: “Io gli darò quei lxx”; et egli non fu contento, anzi per la poca fede d'Agnolo ne volle il doppio di quel che la prima volta ne aveva chiesto, per il che se Agnolo volse la pittura, fu sforzato mandargli cxl ducati.>>

Giorgio Vasari, "Le Vite de' più eccellenti pittori.."1550 - 1567



Sacra Famiglia - Tondo Doni

Agnolo Doni era un ricco mercante e mecenate fiorentino, come ricorda il Vasari amico di molti artisti di pregio, tra cui il grande Michelangelo Buonarroti. Nel 1503 si era unito in matrimonio con Maddalena Strozzi e pochi anni dopo, nel 1506, aveva commissionato a Raffaello Sanzio i due ritratti, che il pittore urbinate dipinse ad olio su tavola e che oggi si possono ammirare presso la Galleria Palatina; ebbi occasione di vederli qualche anno fa, le loro dimensioni contenute non mi impedirono allora di venire completamente catturata dalla forza espressiva che sprigionano: con un abile gioco di contrasti cromatici Raffaello ha saputo concentrare l'attenzione di chi guarda sui volti dei due coniugi, che esprimono chiaramente la loro estrazione sociale e culturale. In particolare ricordo l'emozione profonda che provai quando, entrando nella Sala di Saturno, incrociai lo sguardo intenso di Agnolo Doni sulla parete a destra dell'ingresso alla sala, eloquente, tra decine di splendidi capolavori. I coniugi Doni commissionarono a Michelangelo, probabilmente in occasione del battesimo della loro primogenita, un dipinto raffigurante la Sacra Famiglia, che il Maestro eseguì a tempera su tavola, completandolo con la cornice lignea che ancora lo contiene; la preziosità di quest'opera consiste nell'essere, oltre che un capolavoro cromatico e compositivo, l'unica pittura su tavola di Michelangelo. L'ìntensità dei colori e la torsione della figura centrale di Maria, quasi certamente ispirata al gruppo scultoreo del Laocoonte rinvenuto a seguito di scavi nel 1506, ne rivelano l'indubbio influsso sulla pittura fiorentina di maniera, quasi un'anticipazione della meravigliosa produzione artistica del Pontormo.



Paintings: Raffaello Sanzio, Ritratto di Maddalena Strozzi Doni, Firenze P. Pitti
Raffaello Sanzio, Ritratto di Agnolo Doni, Firenze P.Pitti
Michelangelo Buonarroti, Sacra Famiglia, Tondo Doni, Firenze Uffizi


2 commenti:

Achab ha detto...

Ciao Red,bellissimo post,una storia molto interessante,grazie per questi post e per le emozioni che riesci a trasmettermi.
Buona serata.
Un bacio.

red ha detto...

Grazie a te, caro Achab, che mi permetti di dividere le mie emozioni con te. Buon inizio settimana.Un abbraccio.