Olio            
Io mi perdo ancora navigando nei minuscoli oceani
Dei miei grandissimi bicchieri d'acqua problematica
Frizzante lievemente al punto giusto da permettermi
Di non capire quasi nulla fuori dalla mia semplicità
Né tanto meno perché ancora adesso mi ritrovo qua

Lui che sa guidare moto, auto e barche a vela di praticità
Mentre io sapevo cavalcare solo la tua fantasia
Lui che può comprarti tutto quello che desideri a parte
Qualche piccolo salmastro universo di estroversità
A parte un paio di pensieri trascendenti la fisicità

Ma il mio apparente equilibrio psicofisico ti stupirà
Mi sono convinto che và tutto bene che è passata già
Sono un macigno di sorrisi amici e di serenità
Però spiegatemi perché alla fine mi ritrovo qua
Chitarra, penna e mente torbida se invece và…

Tutto liscio come l'olio… qualcosa non và…
Tutto liscio come l'olio sparso
Sul cespuglio di cartavetro
avvolto da chilometri di filospinato
Dove sono scivolato…qualcosa non và
Tutto liscio come l'olio fra
Gli ingranaggi complessi di una macchina industriale
Aggrovigliati in modo così preciso e razionale
Che per me diventa impossibile capire
Come faccia a funzionare…qualcosa non và

Io posso ancora offrirti la mia inutile capacità
Di spostare accenti e significati delle situazioni
Di saltare da un confine all'altro delle nostre anime
E di trascriverle in parole e pause per comodità
Sopra le corde antidolorifiche della mia musica

A meno che tu non preferisca innamorarti della sua nuova casa
E della sua sfavillante disneyana generosità
In armonia col suo sorriso spigoloso di essenzialità
Che può portarti in capo al mondo o aiutarti a preparare pranzo
O rimpiazzare un imbranato lento immerso nel suo mondo

Io mi cibo dell'ultima fetta amara del tuo cuore che mi spetta
E la mia ombra incombe ancora sulla tua-sua felicità.
Ti ricordi quando ridevi degli anziani che ballavano?
Ma l'ultima volta le tue quattro lacrime di controcanto al tango
Mi sussurravano qualcosa, lui guardava, e non mi meraviglio più.

Tutto liscio come l'olio… qualcosa non và…
Tutto liscio come l'olio sparso
Sul cespuglio di cartavetro
avvolto da chilometri di filospinato
Dove sono intrappolato…qualcosa non và
Tutto liscio come l'olio fra
Gli ingranaggi complessi di una macchina industriale
Aggrovigliati in modo così preciso e razionale
Che per me diventa impossibile capire
Come faccia ad incepparsi…qualcosa non và

Ma quante cose questo caldo eccezionale si è portato via!
Trascino ancora leggerissimi orologi di malinconia
E un altro treno verso casa tua come un po' di tempo fa
E un altro errore da ripetere tutte le volte che vorrai
Da sgretolare in frammenti di pensieri per poterlo meglio
Masticare, ingoiare e vomitare quando servirà…
Forse ho capito perché ancora adesso mi ritrovo qua.

Tutto liscio come l'olio… qualcosa non và…

Dario De Seppo

Per gentile concessione del suo Autore pubblico questa splendida poesia, che in realtà è una canzone, e mi permetto di evidenziarne alcune strofe, perchè in esse ho trovato una definizione perfetta dell'essere un poeta. Un sincero grazie a Dario.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie a te, naturalmente...troppo buona...