Pur, chissà, temer conviene / che m'inganni, amando ancor.

Hans Thoma, Scorcio del parco di Casa Holtz (1883), Städel Museum - Francoforte.


Mi lusinga il dolce affetto
con l'aspetto del mio bene.
Pur - chissà? - temer conviene,
che m'inganni amando ancor.
Ma se quella fosse mai
che adorai, e l'abbandono;
infedel, ingrato io sono,
son crudele e traditor.
 
Georg Friedrich Händel, Alcina.
 

2 commenti:

Costantino ha detto...

Mi impressiona il volto silente, composto, pensieroso della donna a latere di chi canta. Il volto di una persona che vive con grande concentrazione ( o naturalezza) le emozioni di un grande spettacolo.
Mi fa riflettere la composizione , musicale e letteraria, credo settecentesca, indice, credo, di perfezione del bello raggiunta in un'epoca dove pur c'erano i ricchi ed i poveracci, ma talune forme d'arte raggiungevano anche questi ultimi.
Ora che le differenze tra gli uni e gli altri sembrano nuovamente accentuarsi, anche perché la mia generazione non è forse riuscita nel compito di costruire un mondo migliore.

red ha detto...

Grazie Costantino. Per tutto.