"...in posti bellissimi e in altre storie."


"Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti. Uno in "Calle dell'Amor degli amici", un secondo vicino al "Ponte delle Maravegie", il terzo in "Calle dei Marrani", nei pressi di San Geremia in Ghetto vecchio. Quando i Veneziani sono stanchi delle autorità costituite, vanno in questi tre luoghi segreti e, aprendo le Porte che stanno nel fondo di quelle Corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie."

Hugo Pratt, Corto Maltese Corte sconta detta arcana


".......se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie." Arrivata a questo punto della lettura di quel meraviglioso acquerello che Hugo Pratt ha scritto come prefazione a "Corte sconta detta arcana", sono partita anch'io. Milioni di volte. Di certo sono partita ogni volta che ho riletto, nel corso degli ultimi 20 anni questa meravigliosa avventura veneziana di Corto. E sono partita per sempre, come i veneziani, o almeno è partita per sempre una parte di me. Mi è piaciuto da subito quel "per sempre"; mi fece pensare allora, come adesso, che avrei insegnato ad una parte di me la strada certa e indimenticabile per l'immaginazione. Qualcuno dirà che immaginare è pericoloso, perché allontana dalla percezione della realtà ed avere una mente incline all'immaginazione è assicurarsi una vita di inadeguatezza e confusione. Per mia fortuna, possedendone una in effetti, lessi questo brano, anni fa, quando la mia mente era indecisa e confusa proprio perchè consapevole di immaginare troppo e di non poterne fare ameno. Lessi queste parole e compresi quale sia in realtà il valore incomparabile dell'immaginazione e della mia, per me. Ricordo di aver lasciato scivolare giù qualche lacrima, sorridendo, mentre leggevo e di essermi sentita a casa.


Fuga di stanze è un luogo importante della mia immaginazione: qui ho sperimentato la mia capacità di partire per sempre senza lasciare la realtà. È  forse il posto più concreto in cui la mia immaginazione abbia vissuto finora; concreto perché la mente, qui, ha potuto davvero spostarsi, in modo tracciabile, visibile, e per questo è stato a volte controverso e faticoso. Ma importante. Per questo riparto da qui, da alcune stanze: quelle in cui più forte ho corso, in cui ho viaggiato con maggiore intensità. Apro queste porte e me ne vado per sempre in posti bellissimi e in altre storie, perché la mia immaginazione non dimentichi questa strada e la sua importanza. red


Lo stuol de' pensier miei sparsi raccolgo
Piccola Biblioteca Sentimentale 
Il Gusto del Colore
L'isola di Neruda
In love with Shakespeare
L'intelletto ben temperato

Una di queste porte si apre su una piccola biblioteca; è piccola davvero, ma immensa perchè contiene i sentimenti, il modo di sentire di una persona davvero speciale. Non varco questa porta per scrivere o tuffarmi nelle mie emozioni, ma davvero scivolo oltre la sua soglia, per leggere le splendide pagine che Mansardo ha accettato di raccogliervi, con la stessa segreta gioia di quando da piccola leggevo sotto una coperta, alla luce di una pila, le notti in cui facevo brutti sogni o semplicemente la mia immaginazione non voleva saperne di andare a dormire. Immagino da sempre questo piccolo angolo di parole e sentimenti, questa Piccola Biblioteca Sentimentale, come una stanza luminosa: dalle sue finestre ampie e spalancate si vede dall'alto ciò che vi si legge e la mia immaginazione vi entra libera, sapendo che non tornerà mai indietro sola. Grazie Mansardo.
 red