"e nel sole che v'investe, riviere, rifiorire!"



Riviere,
bastano pochi stocchi d'erbaspada
penduli da un ciglione
sul delirio del mare;
o due camelie pallide
nei giardini deserti,
e un eucalipto biondo che si tuffi
tra sfrusci e pazzi voli
nella luce;
ed ecco che in un attimo
invisibili fili a me si asserpano,
farfalla in una ragna
di fremiti d'olivi, di sguardi di girasoli.

Dolce cattività, oggi, riviere
di chi s'arrende per poco
come a rivivere un antico gioco
non mai dimenticato.
Rammento l'acre filtro che porgeste
allo smarrito adolescente, o rive:
nelle chiare mattine si fondevano
dorsi di colli e cielo; sulla rena
dei lidi era un risucchio ampio, un eguale
fremer di vite
una febbre del mondo; ed ogni cosa
in se stessa pareva consumarsi.

Oh allora sballottati
come l'osso di seppia dalle ondate
svanire a poco a poco;
diventare
un albero rugoso od una pietra
levigata dal mare; nei colori
fondersi dei tramonti; sparir carne
per spicciare sorgente ebbra di sole,
dal sole divorata...
Erano questi,
riviere, i voti del fanciullo antico
che accanto ad una rosa balaustrata
lentamente moriva sorridendo.

Quanto, marine, queste fredde luci
parlano a chi straziato vi fuggiva.
Lame d'acqua scoprentisi tra varchi
di labili ramure; rocce brune
tra spumeggi; frecciare di rondoni
vagabondi...
Ah, potevo
credervi un giorno o terre,
bellezze funerarie, auree cornici
all'agonia d'ogni essere.
Oggi torno
a voi più forte, o è inganno, ben che il cuore
par sciogliersi in ricordi lieti - e atroci.
Triste anima passata
e tu volontà nuova che mi chiami,
tempo è forse d'unirvi
in un porto sereno di saggezza.
Ed un giorno sarà ancora l'invito
di voci d'oro, di lusinghe audaci,
anima mia non più divisa. Pensa:
cangiare in inno l'elegia; rifarsi;
non mancar più.
Potere
simili a questi rami
ieri scarniti e nudi ed oggi pieni
di fremiti e di linfe,
sentire
noi pur domani tra i profumi e i venti
un riaffluir di sogni, un urger folle
di voci verso un esito; e nel sole
che v'investe, riviere,
rifiorire!

Eugenio Montale


 

Photo: Fabio , Le Cinque Terre
Eugenio Montale, Riviere
Voce: Vittorio Gassman

11 commenti:

viola ha detto...

Amo Montale, ma l'ho studiato solo a scuola e non ho mai approfondito. Questa poesia non la conoscevo e mi ha dato un brivido di morte e una speranza di risurrezione. grazie e
buona giornata cara Red:))

viola ha detto...

P.s. la mia preferita è questa:

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

[Eugenio Montale - da Ossi di seppia, 1925]

Sile ha detto...

Ho letto, ascoltato, forse compreso, ma è da rileggere e riascoltare. Un abbraccio Red.
Ti segnalo il blog "nuovissimo" di una amica di rara sensibilità. Vorrei vi incontraste. Si chiama Adele http://eleda61photos.blogspot.com/. Un abbraccio Sile

red ha detto...

Buongiorno Viola, è difficile incontrare un docente che ti insegni a comprendere la bellezza della poesia...tutti prima o poi studiamo Montale, accapigliandoci con la sua poetica, con l'analisi dei testi, ma raramente ne godiamo la profondità...fortunatamente il suo messaggio poetico è talmente grande, la sua visione talmente moderna, che un mattino..andando in un'aria di vetro..ci accorgiamo che parla proprio di noi...
Un sorriso, Red

red ha detto...

Buongiorno Sile, il tuo sorriso è una luce preziosa che scalda il mio cuore. Grazie per il link, ci vado subito con molta curiosità. Un abbraccio grande e una carezza a Viola..

adamus ha detto...

Ciao Carissima, bellissima poesia, bravo anche Gassman.
Ricordo una vacanza indimenticabile in questi luoghi incantevoli. Ho pernottato a Vernazza e poi con calma,ogni giorno avevo una metà prestabilita in ognuno dei cinque paesi. Vino ottimo,cucina semplice ma eccellente e natura da favola.

Grazie di avermi ricordato una splendida vacanza. Buon weekend.

Unknown ha detto...

che meraviglia, la foto e la poesia. Mi piace particolarmente "nei colori
fondersi dei tramonti". A casa ascolterò anche la lettura di Gassman.

red ha detto...

Ciao caro Adamus, sono felice che ti sia piaciuto il post e felice che tu conosca questi luoghi pieni di poesia.. buona serata, un sorriso, Red

red ha detto...

Ciao TdM, concordo pienamente sul tuo giudizio...la foto esprime davvero il carattere della Liguria e... dei Liguri, scomodi come un dirupo! La poesia è, per me, uno dei più bei cantici alla primavera, in cui mi riconosco perchè piena di asprezze che sono proprie di questi luoghi...una buona serata, Red

orso - homine de su marghine.. ha detto...

buongiorno red..bellissima poesia..grande gassman ma su questo non avevo dubbi..e la foto con quel strapiombo ligure mi piace molto..buona giornata ciao..

red ha detto...

Buongiorno Orso, sono contenta che ti sia piaciuto il post : il tuo commento è molto importante per me, perché sei un fotografo di grande sensibilità, oltre che di grande professionalità. Grazie, un sorriso, Red